Meg Webster nasce nel 1944 a San Francisco (California). Nel 1976 si laurea in Belle Arti all’Old Dominion University di Norfolk in Virginia. Vive per un periodo tra la Florida e San Francisco, dipinge e realizza le prime sculture con la sabbia portata in studio dalla spiaggia. Alla Yale University frequenta le lezioni di Vito Acconci, Hans Haacke, Robert Irwin, Donald Judd e Richard Serra, ottenendovi un Master in Belle Arti nel 1983, anno in cui è assistente di Michael Heizer. Da sempre sensibile alle istanze ambientali ed ecologiste, Meg Webster è principalmente scultrice e creatrice di installazioni, ma non trascura il disegno e l’opera su carta.
In una delle sue prime personali, allestita presso la Mattress Factory di Pittsburg nel 1984, presenta tre strutture-recinto di legno, fango, fieno e terra, materiali organici che smorzano l’enfasi sull’oggettualità minimalista e l’impersonalità dell’opera. Negli anni seguenti sviluppa la sua ricerca in due direzioni: colmando forme-contenitore fatte di materiali coerenti (vetro, legno, rame e acciaio inox) con materiali di riempimento incoerenti (acqua, terra, sabbia e sale) oppure costruendo strutture rigorosamente geometriche con elementi naturali privi di contenimento.
Evidentemente influenzata dalla Land Art e dalla Minimal Art, ma anche dall’Happening e dalle tendenze processuali e concettuali statunitensi, Meg Webster si distingue per aver radicalizzato due aspetti: la ricerca di forme archetipe e l’esplorazione dei limiti imposti dalle leggi della fisica.
Ha tenuto personali in prestigiose gallerie e musei statunitensi, fra cui la Barbara Gladstone Gallery (1988 e 1990), il Milwaukee Art Museum (1990), il Brooklyn Museum (1992), il P.S.1 Contemporary Art Center a New York (1998) e di recente l’Hudson River Park a New York e la Devin Borden Hiram Butler Gallery di Huston, entrambi nel 2010.
Ha partecipato a numerose collettive, tra le quali Aperto 88 alla Biennale di Venezia, dove Giuseppe Panza vide per la prima volta i suoi lavori, la Biennale del Whitney Museum of American Art (1989), The Material Imagination al Solomon R. Guggenheim Museum a New York (1995) e Down the garden path: the artist’s garden after modernism al Queens Museum of Art di New York (2005). Le sue sculture e le sue installazioni si trovano nelle collezioni del Dallas Museum, del Solomon R. Guggenheim Museum di New York, del Walker Art Center di Minneapolis, dell’Israel Museum di Gerusalemme e della Panza Collection Archive di Mendrisio.
FAI - Fondo Ambiente Italiano©. Via Foldi, 2 - 20135 Milano. Tel. 02 4676151 Fax 02 48193631 P.I.: 04358650150. E-mail: internet@fondoambiente.it
Fondazione senza scopo di lucro. Riconosciuta con DPR 941 del 3.12.1975 Reg. Persone Giuridiche Prefettura MI n.86 - C.F. 80102030154 - PEC: 80102030154ri@legalmail.it